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Lettera ai senatori da parte del Comitato precari di Alessandria

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Messaggio  michelap Sab Mar 19, 2011 6:31 pm

Ciao amici/colleghi,

vi incollo una mail che il Comitato precari di Alessandria sta iniziando ad inviare a Camera e Senato.
Personalmente sono perplessa, capisco bene le ragioni dei colleghi di Alessandria, ma se vogliamo a tutti i costi asserragliarci, almeno non troviamo l'ipocrita motivazione della continuità didattica!!! (la quale si ottiene solo con le immissioni in ruolo... se da un anno all'altro arriva un nuovo precario che è piemontese DOC anzichè pugliese o altro che cambia?? )


PROGETTO COORDINAMENTO PRECARI
Le recenti vicende relative alle graduatorie ad esaurimento, prima “blindate” (Min. Fioroni 2007) e in seguito riaperte con tanto di “code”, hanno creato un contenzioso tra coloro che nel 2007 avevano compiuto una scelta di vita e coloro che, perdenti lavoro, hanno deciso di impugnare l’arma del ricorso per potersi inserire in una graduatoria diversa vedendosi riconosciuto il proprio punteggio e, scavalcando i colleghi ivi già inseriti. L’anno scolastico 2010-2011 si è aperto all’insegna della più grande incertezza non solo perché non si sa se le graduatorie ad esaurimento si riapriranno nel 2011, ma a causa degli ulteriori tagli che il sistema scolastico sta continuando a subire a causa della famosa legge 133/2008 con l’art. 64 (la legge Brunetta, Gelmini, Tremonti), riguardante il Piano Programmatico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nella logica di dei tagli economici, che sono una loro diretta conseguenza.

Il Coordinamento Precari di Alessandria si sta interrogando da diverso tempo su come poter affrontare tali problematiche e dare delle risposte a questa situazione di incertezza, in cui alla preoccupazione circa il posto di lavoro si aggiunge il dubbio sulla legittimità delle nomine ottenute e dei titoli riconosciuti, in vista del prossimo aggiornamento 2011-2013.
Le nostre proposte partono dalla necessità di garantire una maggiore stabilità territoriale non solo ai docenti, ma anche agli utenti della scuola, per i quali la continuità didattica si prefigura come una conditio sine qua non dell’apprendimento, in un quadro globale già critico e compromesso.
Il ruolo di un docente deve essere votato alla costruzione di una Scuola Pubblica capace di promuovere la crescita sociale, civile e culturale dei propri studenti. Una Scuola Democratica è tale, se mette tutti in condizioni di apprendere, grazie alla qualità dell’offerta formativa ed educativa, che essa produce nel rispetto costituzionale del diritto all’istruzione.
Per cui crediamo che la scuola necessiti di docenti preparati e motivati che siano presenti sul territorio a garanzia della regolarità del servizio scolastico. Il coordinamento precari chiede la non riapertura delle GAE in virtù del principio ispiratore che nella Finanziaria 2007: Legge 27 dicembre 2006, n. 296, aveva trasformato le stesse da Graduatorie Permanenti in Graduatorie ad esaurimento. Solo Se, così non potesse essere, propone che gli aspiranti inclusi nelle GAE, abbiano un punteggio aggiuntivo dovuto alla permanenza almeno biennale nella graduatoria di una stessa provincia, come già accade per la mobilità scolastica territoriale. Tale punteggio aggiuntivo (ad esempio 6 punti per ogni anno) è ovviamente vincolato alla permanenza in una graduatoria da parte del docente. Qualora, a seguito dell’attuale o di ulteriori futuri aggiornamenti delle graduatorie, un docente decidesse di cambiare provincia, il punteggio fino a quel momento acquisito decadrebbe e ripartirebbe ex novo il conteggio degli anni utili alla maturazione di nuovi punti. L’emergenza sociale del precariato deve trovare delle risposte concrete a partire da proposte concrete.

michelap

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Messaggio  Daniele Lo Vetere Dom Mar 20, 2011 4:46 pm

Be' bisogna sempre nobilitare un po' le proprie lotte con argomenti ideali, la realtà è sempre abbastanza brutta e indicibile. Non ci trovo molto di ipocrita. La posizione dei colleghi di Alessadria è discutibile ma argomentata e, vista la brutta aria che tira per tutti, umanamente comprensibile. Confesso che anch'io devo fare notevoli sforzi su me stesso per non cedere alla voglia di dire che spero che le graduatorie non le riaprano. Debolezza umana, contro cui comunque la parte nobile di me lotta. Comunque, ciò che conta, nel gruppo, è la posizione che abbiamo preso in comune, quella cioè di chiedere parità di trattamento, quindi no al pettine color Anief in più province, sì al pettine-trasferimento per tutti. Questa è la posizione nostra e questa è la mia posizione pubblica.
A tal proposito mi permetto di ripetere, e mi scuseranno i colleghi dell'importuna insistenza, che vorrei vedere il nostro documento pubblicato su questo forum. Ragazzi, già la discussione ha riguardato sei persone, visto che nessun altro ha ritenuto di partecipare alla riunione in cui se ne discusse: almeno cerchiamo di rendere accessibili e trasprenti le nostre decisioni, così che chi è d'accordo e chi non fosse d'accordo possa sapere ed esprimere osservazioni, miglioramenti, critiche, ...
Mi sembra che la vita, ormai minima, del gruppo, cessi del tutto di scorrere nelle nostre vene (sempre di gruppo, s'intende) se non compiamo almeno questi elementari doveri per tenere in vita il forum.
Cordialmente, Daniele

Daniele Lo Vetere

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