studenti manifestano

Per mia fortuna i ragazzi del Bruno hanno chiara l'idea che manifestazione non e' uguale a sciopero, forse non tutti, ma in molti. Mi hanno chiesto di far girare l'informazione sulla loro partecipazione massiccia alla manifestazione del 27, soprattutto, per essere visibili. I ragazzi e le ragazze di quel Liceo sono abbastanza attivi, con punte alte, e credo si muovano in accordo con l'Universita'.
Leonardo

Leonardo, se rispondi alla fanciulla ricordale che se noi, pur precari, lavoriamo, non possiamo fare un corteo con loro, perché non possiamo assentarci dal lavoro. Forse agli studenti non sempre è chiaro. Peccato perché avere contatti anche con gli studenti non è male.
Ma gli studenti del Bruno si muovono da soli?
Daniele

Ricevo e pubblico (dopo aver consigliato di farla la comunicazione alla questura)

Salve!
Se può ed è d' accordo faccia girare la mail... :

Siamo gli studenti del Giordano Bruno.
Abbiamo organizzato in data 25 novembre un corteo studentesco. Ci si vede alle 9 in piazza Arbarello.
Non abbiamo fatto la comunicazione alla questura perchè le strade vogliamo prendercele con o senza permessi o benestare di quella gente.

La piattaforma è pressochè questa:

-Troviamo vergognosi i tagli all'istruzione, all'università e alla ricerca, quindi chiediamo l'immediato reindirizzamento di soldi alla scuola.
Siamo contro la riforma Gelmini per questo: taglia i finanziamenti alla scuola senza alcuna motivazione pedagogica.

-Siamo solidali con i precari e i ricercatori licenziati. Le classi sono sovraffollate e ciò impedisce di fatto che si riesca ad imparare davvero qualcosa.
Chiediamo che a tutti i precari venga ridato un posto di lavoro per garantire a loro una vita non precaria e a noi studenti un'istruzione vera.

-Le scuole sono fatiscenti. Dopo la morte di Vito Scafidi erano stati promessi controlli in tutte le scuole, ma ad ora, molte scuole sono in condizioni di sicurezza precarie. Non arrivano fondi adeguati per la manutenzione della scuola. Chiediamo controlli veri da parte di esperti che determininò l'agibilità o meno delle scuole; e vogliamo più fondi destinati alla sicurezza.

-Siamo contro la proposta di legge Aprea, che vuole permettere ai privati di influenzare i programmi di studio per immetterci già mentre studiamo in un mondo di lavoro precario e sfruttato. La scuola deve essere gratuita e aperta a tutti, anche ai clandestini e agli "irregolari".


Chiediamo molte cose, siamo consapevoli che una manifestazione non sarà sufficiente per ottenerle tutte, ma crediamo che sia comunque importante esserci con queste idee...
Dopodichè occupiamo scuole, strade, ferrovie e diamoci dentro nella protesta!
Il futuro è nostro, riprendiamocelo!!!


Simona D'Andrea