MOZIONE COLLEGIO DOCENTI SCUOLA ELEMENTARE "RE UMBERTO I" TORINO
Pagina 1 di 1
MOZIONE COLLEGIO DOCENTI SCUOLA ELEMENTARE "RE UMBERTO I" TORINO
Il Collegio docenti della Direzione Didattica "Re Umberto I" dopo aver:
verificato che l'applicazione della normativa contenuta nella così detta "riforma Gelmini" rende problematico lo svolgimento del lavoro didattico, poichè impoverisce l'offerta formativa e riduce la qualità del servizio offerto, a causa delle massicce riduzioni di organico nei diversi ordini di scuola
appreso che il Ministero ha rifiutato il confronto con insegnanti e personale ATA precario in mobilitazione da due anni, i quali protestano poichè i 130mila tagli programmati sino al 2012 falcidieranno questi lavoratori senza alcuna possibilità di salvezza
RITIENE DOVEROSO AFFERMARE
la propria indignazione nei confronti di un governo che considera la scuola pubblica un costo da tagliare e che pone docenti e studenti in una situazione di disagio tale da non garantire una buona qualità dell'apprendimento.
La propria perplessità nei confronti di un sistema nazionale di valutazione (INVALSI) con oneri a carico delle singole scuole
DICHIARA FIN DA ORA
1. la propria indisponibilità ad accettare cattedre superiori alle 24 ore in solidarietà con le migliaia di colleghi precari licenziati e per difendere la qualità della dell'insegnamento
2. l'utilizzo delle ore di compresenza ancora esistenti esclusivamente per fini didattico-pedagogici, per recupero ed approfondimento
3. l'invito per tutti i colleghi a non dare disponibilità per orario straordinario al fine di sostituire i colleghi assenti, convinti che la difesa della propria dignità professionale sia la premessa di una buona scuola ed in modo da non pregiudicare la già critica situazione in cui versano i colleghi precari
4. il rifiuto ad accogliere alunni nelle proprie classi a causa della mancanza di personale, laddove ciò determinasse il superamento del numero degli alunni consentito dalla normativa sulla sicurezza in vigore
Il Collegio sottolinea infine come le condizioni di emergenza create dalla "riforma" Gelmini non potranno che peggiorare la scuola pubblica italiana, la quale non di tagli avrebbe bisogno, ma di risorse e di valorizzazione dell'operato di chi in essa lavora, operato che invece, in questo modo risulta gravemente svilito ed attuabile in maniera deficitaria.
Torino, 24/11/2010
Gli insegnanti
verificato che l'applicazione della normativa contenuta nella così detta "riforma Gelmini" rende problematico lo svolgimento del lavoro didattico, poichè impoverisce l'offerta formativa e riduce la qualità del servizio offerto, a causa delle massicce riduzioni di organico nei diversi ordini di scuola
appreso che il Ministero ha rifiutato il confronto con insegnanti e personale ATA precario in mobilitazione da due anni, i quali protestano poichè i 130mila tagli programmati sino al 2012 falcidieranno questi lavoratori senza alcuna possibilità di salvezza
RITIENE DOVEROSO AFFERMARE
la propria indignazione nei confronti di un governo che considera la scuola pubblica un costo da tagliare e che pone docenti e studenti in una situazione di disagio tale da non garantire una buona qualità dell'apprendimento.
La propria perplessità nei confronti di un sistema nazionale di valutazione (INVALSI) con oneri a carico delle singole scuole
DICHIARA FIN DA ORA
1. la propria indisponibilità ad accettare cattedre superiori alle 24 ore in solidarietà con le migliaia di colleghi precari licenziati e per difendere la qualità della dell'insegnamento
2. l'utilizzo delle ore di compresenza ancora esistenti esclusivamente per fini didattico-pedagogici, per recupero ed approfondimento
3. l'invito per tutti i colleghi a non dare disponibilità per orario straordinario al fine di sostituire i colleghi assenti, convinti che la difesa della propria dignità professionale sia la premessa di una buona scuola ed in modo da non pregiudicare la già critica situazione in cui versano i colleghi precari
4. il rifiuto ad accogliere alunni nelle proprie classi a causa della mancanza di personale, laddove ciò determinasse il superamento del numero degli alunni consentito dalla normativa sulla sicurezza in vigore
Il Collegio sottolinea infine come le condizioni di emergenza create dalla "riforma" Gelmini non potranno che peggiorare la scuola pubblica italiana, la quale non di tagli avrebbe bisogno, ma di risorse e di valorizzazione dell'operato di chi in essa lavora, operato che invece, in questo modo risulta gravemente svilito ed attuabile in maniera deficitaria.
Torino, 24/11/2010
Gli insegnanti
GIULIA BERTELLI- Messaggi : 45
Data di iscrizione : 24.09.10
Argomenti simili
» Il Ministro "non capisce"...?!
» Mozione. Elenco scuole aderenti
» Mozione. Comunicazione alle famiglie
» MOZIONE contro sVALUTAZIONE MERITO Gelmini
» MOZIONE ELENCO SCUOLE (file agg. al 18 ott. - vers. 1.2)
» Mozione. Elenco scuole aderenti
» Mozione. Comunicazione alle famiglie
» MOZIONE contro sVALUTAZIONE MERITO Gelmini
» MOZIONE ELENCO SCUOLE (file agg. al 18 ott. - vers. 1.2)
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.